Spiegare cosa è il Counseling e a cosa serve potrebbe anche
non essere così difficile in linea teorica, ma mi pare che molto spesso il
Counseling sembra rimanere, per chi non lo conosce, qualche cosa di astratto, di indefinito, qualcosa
che riguarderà chissà chi e non certo me. Il Counseling è uno strumento di
raggiungimento del benessere che può riguardare ognuno di noi,… che vogliamo
vivere una “bella”, piena, intensa e “sentita” vita.
Allora ecco a voi un’intervista ad una persona che, dapprima
scettica, un giorno ha deciso di darsi una mano in un momento di
difficoltà attraverso un percorso di Counseling . Ed è così che in un qualche
modo ha cambiato la sua vita, dando amore e cura a se stessa…
“…l’amore per se stessi è il concime necessario per la nostra
fioritura..” G.Lavelli
“D.: Hai da poco terminato un percorso di Counseling individuale che è stata
per te la prima esperienza in questo "mondo sconosciuto"... Che tipo
di esperienza è stata?
R.: E’ iniziato tutto
con un po’ di curiosità ma anche un po’ di timore…di entrare in qualcosa di
sconosciuto. Posso dire che è stata un’esperienza che mi ha sorpreso molto fin
dal primo incontro. Da subito mi sono sentita smuovere qualcosa dentro e ho
sentito che è scattato in me un meccanismo di crescita ed evoluzione che in
quel momento non sapevo neanche bene che cos’era… Oggi mi è chiaro che è stato
un mio processo di crescita personale. Mi ha colpito molto l’impatto con una
professionista che mi ha trasmesso accoglienza e professionalità e anche la
possibilità di scegliere sempre la direzione del mio percorso e di venire
incontro alle mie esigenze.
Inizialmente ero un
po’ scettica sull’idea di fare un percorso a cadenza settimanale perché mi
immaginavo qualcosa di più dilatato nel tempo. Mi sono affidata perché me la
sono sentita e successivamente mi sono resa conto di quanto fosse importante
per me questo appuntamento settimanale. Penso che questa frequenza settimanale (avuta
nel primo periodo del percorso) possa avere nel mio caso accelerato i tempi di
consapevolezza e di messa a fuoco rispetto a quale fosse con precisione la mia
difficoltà. Quello spazio era un regalo per me stessa, prendermi del tempo per
me, per prendermi cura di me. Ho riconosciuto il mio bisogno di essere
ascoltata in quel modo..
D: Che tipo di ascolto hai ricevuto,… a quale modo di essere ascoltata
ti riferisci?
Un Ascolto
accogliente, non giudicante, comprensivo. Uno specchio dove potevo guardarmi e
trovarci a volte la dolcezza, a volte uno scuotimento, a seconda di cosa avevo
veramente bisogno.
Le sue parole e il suo
comportamento erano in armonia. Ci può essere tanta gente che ti ascolta ma
questo tipo di ascolto è qualcosa di diverso. E’ un’esperienza da provare
perché difficilmente si può avere nella sfera delle proprie relazioni. Sentivo
una vicinanza emotiva che non ho mai trovato a contatto con un dottore ad
esempio. Ma neanche in un rapporto d’amicizia. E’ qualcosa di molto diverso da
ciò che avevo vissuto fino a quel momento.
D: Hai parlato anche di evoluzione e crescita personale: cosa significa
per te?
Per me l’evoluzione,
la crescita personale è un meccanismo di passaggio che ho sperimentato e in cui
ho avvertito dentro di me che qualcosa era cambiato. Mi sono accorta che ci sono cose importanti che prima di questo
percorso non sentivo o non vedevo. Anche ora mi sento come in un continuo cambiamento…e come se avessi
migliorato il mio modo di stare al mondo.
D: Per quale motivo
hai deciso di intraprendere questo viaggio?
Ero in un momento di
forte stress emotivo sia personale che
professionale in cui avevo perso motivazione e direzione…in cui la testa
“lavorava troppo”. Ho sentito il bisogno di fermarmi e di mettere ordine ai
pensieri e ai ragionamenti che rimanevano sterili e perfino dannosi per la mia
autostima. Stavo vivendo la pesantezza in un momento di passaggio della mia
vita e facevo fatica ad affrontarlo da sola perché gli sfoghi che mi davo nella
sfera delle relazioni personali intime non erano sufficienti e non rispondevano
al mio bisogno di calmare un senso di irrequietezza che continuavo a sentire.
Del Counseling ne avevo sentito parlare
da chi l’aveva già provato e ne aveva avuto benefici che io stessa avevo
visibilmente notato e che
successivamente, nel tempo, aveva fatto
di questo “strumento d’aiuto” una professione. Allora ho deciso anche io di
provare un percorso di Counseling per sperimentare se anche su di me aveva un
effetto positivo. In passato avevo provato altri tipi di percorsi come il
consulto psicologico e anche altro di più olistico, ma non avevo trovato la giusta spinta per andare avanti. Chissà,
forse ero io poco motivata oppure non ho avuto fiducia piena nelle persone e
nei “metodi” che avevo incontrato. Questa volta ero molto decisa ad andare fino
in fondo…ho chiamato e ho preso il 1° appuntamento e dopo il primo l’incontro tutto
è stato molto fluido. Sono molto felice di averlo fatto: è stato il primo passo
nel riconoscere e ascoltare il mio bisogno.
D: Che cosa il counseling ha
portato nella tua vita che prima non c'era? Che cosa è cambiato nella tua vita?
R: Te lo dico con una
parola che uso spesso ora, una parola che prima non mi piaceva per nulla:
FIDUCIA. Fiducia come anche Speranza e Motivazione sono parole che ora non sono
solo parole dette così…nel percorso di Counseling le ho sperimentate nella
relazione e quindi è come se sentissi che ora queste parole sono “esperienza
vissuta” dentro di me, fanno parte di me. Si è attivata una Rivoluzione che ha
portato alla mia Evoluzione. La mia vita è cambiata, ma non sono cambiata io
come persona. Ho imparato a conoscermi (e mi rendo conto che mica ho finito!),
mi accetto di più e ho voglia di conoscermi anche in quegli aspetti più profondi e a volte
“faticosi”.
Ho imparato
l’importanza di ASCOLTARE ME STESSA E DI RISPETTARE I MIEI TEMPI. Di quanto può essermi utile per
la mia chiarezza interiore rendermi conto dei CONFINI e dei RUOLI in una
situazione confusa. Come anche quanto è fondamentale la ricerca di una MAGGIORE
AUTENTICITA’, e il cercare di portare maggiore energia alla MIA AUTOSTIMA.
Non ho imparato
definitivamente a fare tutte queste cose, ma avendone avuto esperienza nel
percorso, quando capita che avverto il disagio posso recuperare questi
strumenti che mi hanno aiutato molto e posso usarli al mio meglio.
D: Cosa ti porti di questa esperienza?
Mi porto PAROLE,
IMMAGINI, GESTI che mi risuonano dentro
e mi riportano le emozioni che mi hanno rinforzato positivamente. E ti dico
anche che è cambiato anche il mio modo di vivere la gioia: mi porto la capacità
di godermi in pieno le gioie della vita. Ho iniziato anche a scrivere perché ho
riconosciuto l’importanza di fissare il mio vissuto per riguardarlo: scrivo
frasi, riflessioni, che per me sono importanti e che mi aiutano ad essere più
concreta. ORA IN GENERALE POSSO DIRE CHE CREDO IN ME STESSA, MI SENTO PIU’
SERENA, HO PIU’ ENERGIA CHE VOGLIO TRASMETTERE ANCHE AGLI ALTRI. Ho scoperto
ancora di più l’importanza delle relazioni interpersonali e mi è arrivata una
diversa visione anche della mia professione: lavorando nel sociale mi sono resa
conto che questo tipo di ascolto che ho ricevuto dovrebbe far parte della
formazione professionale come strumento di chi come me, lavora nella relazione
d’aiuto. In realtà io non ho ricevuto nulla di questo all Università e la trovo
una mancanza della formazione.
Una cosa importante
che mi porto è l’esperienza del gruppo di crescita, un’esperienza bellissima
che mi ha accompagnato insieme al percorso individuale.
D: Cosa diresti a chi non ha
mai avuto esperienze di Counseling?
Ti dirò una risposta
sicuramente banale, ma è l’unica che mi viene: il Counseling bisogna provarlo!
E secondo me ci sono due aspetti, due diversi tipi di utilità:
1)Per chi ha necessità
di sostegno e supporto in un momento di difficoltà, per mettere in luce o
riconoscere le dinamiche di malessere e agire per portare un cambiamento
efficace, un cambiamento fluido a misura di persona.
2) Ma mi verrebbe di
consigliarlo a 360 gradi, a tutti in quanto è un’esperienza di BUONA RELAZIONE
AUTENTICA…dato che noi siamo continuamente in relazione è un arricchimento
personale che va aldilà del bisogno di risolvere un problema. Arricchisce le
relazioni con il partner, la famiglia, gli amici e con se stessi!”
Elisabetta Vera Graziani
Articolo tratto da Rivista "L'Edizione" n°24, Cesena
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