mercoledì 7 ottobre 2020

GLI STILI PRENATALI

 Approccio della MusicARTerapia nella Globalità dei Linguaggi alla gravidanza.

La MusicARTerapia nella Globalità dei Linguaggi è una disciplina della comunicazione e dell’espressione nata dalla ricerca e dalla passione di Stefania Guerra Lisi. All’interno del paradigma della disciplina troviamo tra le teorie, la teoria degli Stili Prenatali.

La teoria degli stili prenatali è la teoria del racconto del corpo e del "viaggio dell'eroe" che tutti, indipendentemente dallo stato psicofisico, razza, età,

ambiente socio-culturale abbiamo vissuto per venire alla Luce dal grembo materno.

 

«…già alla nascita ognuno di noi ha un bagaglio mnemonico sensoriale che sancisce la propria diversità: ciascuno di noi ha impresso nella propria storia percettiva memorie profonde che hanno origine dalla vita prenatale e che costituiscono la base di un ‘senso estetico personale’ legato a piacere o dispiacere registrati nel vissuto primario…»

S.Guerra Lisi


L’esperienza prenatale ci ha lasciato imprinting, im-pressioni che sensorialmente ci hanno accompagnato nella nostra crescita prenatale e che abbiamo acquisito nel «dialogo emo-tono-fonico» continuo con nostra madre.


«...il bambino nell’utero materno vive della madre: si nutre del suo sangue, del suo respiro, dei suoi pensieri, delle sue emozioni, dei suoi sentimenti, dei suoi sogni. Essi formano un’unita fisica, psichica e spirituale al di là di ogni forma di apparenza di separazione in due entità diverse…»

Margherita Soattin, Ostetrica Musicoterapeuta


Tutti abbiamo sperimentato la vita intrauterina per circa nove mesi, tutti abbiamo vissuto nel grembo materno come un grande orecchio costantemente in ascolto attivo dei suoni e ritmi prenatali (battito cardiaco, ritmo respiratorio, movimenti dei liquidi amniotici, vibrazioni della voce materna e altri suoni esterni alla madre).


Ma l’ascolto attivo non è stato solo dei suoni e ritmi; attraverso la pelle, vero e proprio organo di percezione, abbiamo ricevuto sensazioni, emozioni e movimenti che ci hanno plasmato psico-fisicamente, dopodiché siamo nati, siamo usciti... dal buio alla luce... dall’acqua all’aria, nel viaggio più difficile mai intrapreso in vita nostra: IL VIAGGIO DELL’EROE.


Il racconto del corpo inizia nel momento del concepimento quando uno spermatozoo raggiunge l’ovulo poi ci sono sette fasi che sono caratterizzate e differenziate in base a cosa succede nel corpo che cresce e al tipo di movimento sperimentato e prodotto.

Queste sette fasi sono dette Stili perché secondo la MusicARTerapia si possono ritrovare nelle varie arti ed espressioni (pittura, scultura, musica, danza e movimento corporeo) e costituiscono la base di un “linguaggio universale” inconscio e legato al vissuto prenatale.



1° Fase/Stile: CONCENTRICO PULSANTE
periodo: «dell’annidamento» cioè dal concepimento fino al 14° giorno (circa).
cosa succede: si stabilizza la regolarità sincronica e la vita diventa «sicura» e «annidata». Moltiplicazione (per suddivisione)delle cellule.
tipo di movimento: non attivo verso l’esterno ma «interiormente pulsante». forma: punto
Metaforicamente il 1° stile concentrico ci richiama all’immagine del mandala che irradia dal centro e si sviluppa poi in «proliferazioni» circolari, distinte eppure connesse……il Mandala che ci riporta alla CON.CENTR.AZIONE  «unione» verso un «centro».
Ogni forma meditativa che ci porta attenzione e azione verso il centro interno.

2° Fase/Stile: DONDOLONATE
periodo: fino alla terza settimana (circa)
cosa succede: la morula è «passiva» e viene mossa dallo spostamento del liquido
tipo di movimento: ondulatorio.
forma: onda
Metaforicamente il 2° stile dondolante ci richiama al piacere di essere dondolati, cullati, trasportati…il piacere di lasciarsi andare ad un appagamento «gratuito» che non ha desiderio.

3° Fase/Stile: MELODICO
periodo: dalla terza  alla tredicesima settimana (circa)
cosa succede: cominciano a crescere gli arti ed ad aumentare il volume dell’embrione che inizia a muoversi prima il tronco poi anche i piccoli arti.
tipo di movimento: «natatorio»
forma: linee «sinusoidali»
Metaforicamente il 3° stile melodico ci richiama al piacere di esplorare lo spazio e produrre effetti sull’ambiente…

4° Fase/Stile: ROTEANTE
periodo: dalla 13° settimana al 4° mese (circa)
cosa succede: sviluppo graduale degli arti e maggiore tonicità del movimento porta ad un’articolazione sempre più ampia fino al rotolamento del corpo intero.
tipo di movimento: circolare e roteante
forma: vorticosa e circolare
Metaforicamente il 4° stile roteante ci riporta al piacere del rotolamento e della libertà di azione corporea…

5° Fase/Stile: RITMICO STACCATO
periodo: 5° e 6° mese (circa)
cosa succede: il volume del corpo è aumentato e ha fattezze umane; arti con mani e piedi gli permettono di toccare le pareti del ventre materno.
tipo di movimento: di tipo «stellare» poiché ci si muove con gli arti per toccare il “confine materno” e poi per tornare a sé in un continuo “misurarsi con l’altro”..
forma: retta che va e ritorna ad un punto, «stellare»
Metaforicamente il 5° stile ritmico staccato ci porta al senso del confine e all’idea di desiderio dell’uomo che va dalla ricerca di rassicurazione (di trovare qualcosa che già conosco e che mi aspetto) e curiosità e stupore (di trovare qualcosa di diverso e inaspettato).

6° Fase/Stile: IMMAGO-AZIONE
periodo: dal 7° mese (circa) fino alla nascita
cosa succede: aumento del volume del corpo che gli impedisce il movimento libero come prima: lo spazio è molto stretto.
tipo di movimento: movimento delle immagini psichiche durante il sonno fetale (studi su tracciati di elettroencefalogramma di madre e bambino risultano uguali), le  immagini «sentite» (non quelle viste!) forma: caotica e immagini sovrapposte
Metaforicamente il 6° stile dell’immago-azione ci porta all’immaginazione che si sviluppa quando ci «sentiamo prigionieri» in una situazione in cui non possiamo muoverci…

7° Fase/Stile: CATARTICO
periodo: travaglio e nascita
cosa succede: «percezione di un cambiamento ritmico e metabolico che determina uno stato di ipersensibile ascolto all’imminenza»
Il primo distacco dell’arco dorsale dalla parete dell’utero  permette l’entrata nel canale vaginale e per la prima volta un direzionamento entro uno spazio obbligato «con la sensazione di essere in balia di forze occulte». E’ la prima volta, ora nella nascita, che piacere e sofferenza (eros e thanatos) si vivono contemporaneamente.  Passaggio dalla dimensione liquida a quella «aerea» con forza di gravità.


Metaforicamente ogni volta che viviamo un trauma, una profonda difficoltà in cui ci sentiamo schiacciati e verso il «rischio di morte» ritorniamo al 7° stile catartico, alla sensazione di «pericolo» durante il travaglio e alla possibilità di ri-uscire e quindi di ri-nascere trasformando il dolore in una «nuova vita di luce»…

Bibliografia
S.Guerra Lisi, G. Stefani (1999) "Gli Stili Prenatli nelle arti e nella vita" Clueb Edizioni (successivamente Ed Borla)
S.Guerra Lisi (a cura di) "Progetto Persona", Ed. Armando
S.Guerra Lisi (2006) "Globalità dei Linguaggi. Manuale di MusicArTerapia" Carocci Faber Ed.
Giovanelli Giuliana (1997) "Prenascere, nascere e rinascere. Lo sviluppo neuropsicologico nei primi mesi di vita", La Nuova Scientifica,



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