domenica 20 luglio 2014

Cammino lento e consapevole...sui monti e nella vita

Dopo molti anni sono tornata a rimettere gli scarponi e lo zaino in spalla...



Era da un pò che ci pensavo su...
Adoro la montagna, mi riporta ad un contatto con me stessa diverso dalla quotidianità che è generalmente scandita dal mio lavoro e dalle mie relazioni.

Ritrovo un contatto con me in un'esperienza di "tempo..senza tempo..."

Come ho già scritto qui...nel diario di una camminata tra i boschi   il camminare è per me uno strumento efficace di consapevolezza e questa esperienza di trekking itinerante è stato certamente un tuffo in un mare di qui ed ora.

La Compagnia dei Cammini http://www.cammini.eu/ organizza viaggi di tutti i tipi con una filosofia comune...e molto vicina alla mia idea... il cammino lento.

Abbiamo scelto un viaggio da 1 Orma...dopo molto tempo meglio ripartire graduali. :) 
La gran balconata del Cervino in Val d'Aosta è stato comunque un viaggio intenso... (V. dice appunto che trattasi certamente di viaggio da 2 Orme!) :D





Un aspetto molto interessante è stato il processo di costruzione del gruppo: in effetti un gruppo di 14 persone che non si conoscono e che si ritrovano per trascorrere insieme 5 gg e 4 notti è stato per me, che ho passione per l'umanità e le relazioni, estremamente interessante. 

Ho avuto modo di riflettere su me stessa e su come mi rapporto con il mondo...quando non ho un ruolo ben preciso.



Quando siam partiti..oltre ai nomi (e non tutti riuscivano a ricordarli...:D ) nessuno conosceva nulla l'uno dell'altro..(.a parte chi era in coppia amorosa o amicale che aveva un unico riferimento di conoscenza nel gruppo)




E' stato piacevole entrare in contatto con gli altri in modo graduale e lento...

Il cammino lento, accompagnati dalla guida Mauro Agliata è stato un nutrimento straordinario per l'anima e il cuore oltre che uno svuotamento efficace per la mente e un allenamento/rafforzamento per il corpo...


Che meraviglia... tutto ciò che i sensi hanno ricevuto tutt'intorno ha amplificato ciò che già il cammino lento già stava fecendo...



Quanti movimenti di consapevolezza...


Ascoltare me stessa, il mio corpo e i suoi segnali, ascoltare il respiro, i battiti, la fatica nei muscoli, le dita e  le piante dei piedi...

E guardare/ascoltare gli altri 
e rendersi conto che nel qui ed ora forze e limiti sono diversi e sempre in continuo movimento... 
come diversi sono i ritmi e i modi del camminare.

E i ritmi e modi di camminare cambiano nel tempo 
creando una danza fatta di incontri diversi e spazi di solitudini
dove non c'è competizione e distanza nel camminare 
perchè non c'è nessun bisogno di vincere una gara
 ma solo incontro di diverse umanità che camminano insieme con profondità e leggerezza... 





E imparare a guardare le nuvole...che siano lontane o sopra la testa e vederle così...senza fantasie di diluvi universali...

E imparare ad ascoltare i pensieri (anche quelli dei diluvi universali!!!)che arrivano da lontano, si fermano un pò e poi vanno via...

Quante volte invece i pensieri prendono il sopravvento e ci portano fantasie come verità già certe???? 



E camminare sotto la pioggia ri-trovando quell'antico sapore di gioco che solo ai bambini è permesso...
Sentire l'acqua sotto i piedi, sulla faccia e sapere che ora è così ma poi il sole tornerà...





E rispettarsi, 
ascoltare la fatica 
 prendere le misure con la propria forza e i propri limiti,
modulare il proprio ritmo in base a ciò che si sente, 
stare con quello che c'è...



Ascoltare il desiderio di conoscere gli altri "estranei"
 a volte sentire il timore di approcciarsi, 
perchè quello sguardo può aver richiamato antiche emozioni
oppure sentire la fluidità di parole che arrivano veloci, morbide, ridenti e calde
così come la delicatezza dei silenzi condivisi





E vivere di meraviglia...



...meraviglia in ogni istante e in ogni passo...




...un continuo stupirsi della bellezza che c'è...



..e sentire l'emozione di un nuovo e sudato "punto di vista"...



..guadagnato anche attraversando percorsi impervi, che non erano previsti...




...ma che donano una vista..un'emozione...che senza il rischio avresti perso... 



...e ritrovarti stanca e anche con la voglia di essere solo tu e le montagne che ti cullano con il loro esserci...




...e sentire che sei a casa...sempre..ogni volta che ascolti te stesso...ogni volta che ti rispetti...che ti ami e ti accetti per quello che sei...







Che dire...
Un GRAZIE caloroso a Mauro e a tutti i miei compagni di viaggio per aver contribuito a rendere questa esperienza nutriente, profonda e allo stesso tempo leggera e svuotante.

Elisabetta (da Ravenna) :)

Nessun commento:

Posta un commento